Bene, ora che hai appreso o ripassato gli
elementi basilari di Twitter, sei prontissimo ad affrontare la seconda parte di questo articolo!
Inizia a twittare. Sì, perché, come per ogni nuova avventura che si rispetti, passare alla pratica è fondamentale. Leggersi papiri di teoria rimane comunque uno step utilissimo, ma misurarsi direttamente con lo strumento e soprattutto con i tuoi limiti, ti farà aguzzare l’ingegno.
Ora arriviamo al dunque. Se sei abituato a condividere status su Facebook, riuscirai subito a distinguere: il
campo di testo in cui poter digitare il tuo testo (1), l’icona che ti consentirà di aggiungere una
emoticon (2), quella che ti farà caricare fino a
4 foto o un video (3), l’icona dedicata alla
GIF (4), quella relativa alla creazione di un
sondaggio (5) e il simbolino della
geolocalizzazione (6) che ti consentirà di inserire la posizione geografica dalla quale stai scrivendo il tuo Tweet.
Una volta creato il tuo Tweet, non ti resta che pubblicarlo cliccando sul pulsante
“Twitta” (7)!
Se, invece, sei alle prese col tuo primo social network, osserva l’immagine e non badare e Facebook.
Ora che hai appreso i concetti fondamentali, non hai più scuse che reggano:
twitta!
No, non puoi farti prendere proprio ora dall’“ansia da prestazione”. Puoi cinguettare qualsiasi cosa tu voglia: dalla notizia interessante trovata sulla tua testata preferita ad un tuo stato d’animo. E ancora, da una fotografia simbolica ad una citazione.
Ti confido un segreto: molti utenti (successe anche a me, ebbene sì), attraversano diverse fasi dall’iscrizione in poi. La prima fase, di pura
curiosità, nella quale si twitta di tutto pur di attirare un po’ di attenzione altrui. La seconda fase di
rassegnazione e abbandono: sì, hai letto bene, a-b-b-a-n-d-o-n-o. E la terza: il
ritorno… (anche a distanza di anni di latenza).
A meno che tu non sia un vip o che tu sia disposto a spendere delle somme più o meno ingenti di denaro, incontrai delle difficoltà iniziali nel farti seguire.
Il mio consiglio spassionato è semplice:
sii sempre te stesso. Ami i gatti? Parlane, posta delle immagini, condividi link utili sulla loro salute ed i consigli per renderli sempre felici. E
usa gli hashtag (che trovi qua sotto).
A cosa serve il simbolo @
Un’altra cosa che accomuna Twitter a Facebook è senz’altro il
simbolo @. In entrambi i social, infatti, è usato per
menzionare un altro profilo.
Per far sì che la menzione si “attivi”, bisogna digitare la “@” e farla seguire dal nome dell’utente desiderato, senza spazi. Se sei il primo a menzionare, devi agire come appena indicato; se, invece, devi rispondere ad un tweet, la menzione si genera automaticamente sotto al tweet stesso nel campo
“Twitta la tua risposta”.
Cos’è un hashtag
Hashtag è una parola inglese derivante dai due termini
hash, ovvero “cancelletto” e
tag, “etichetta”. Il suo scopo è
contrassegnare una parola chiave o una breve espressione all’interno di un tweet, in modo da poter raggruppare e tenere traccia dell’argomento, facilitando il motore di ricerca interno di Twitter nella ricerca.
Per creare un hashtag è sufficiente
digitare il carattere “#” e farlo seguire, senza spazi, dalla parola chiave desiderata. Mi raccomando: senza spazi!
Ogni hashtag così creato, diverrà immediatamente un link a tutti gli effetti, che rimanderà ai risultati della ricerca di quell’argomento specifico.
Oltre agli hashtag più divertenti e storici di Twitter, come il #sapevatelo, esistono hashtags per contraddistinguere eventi, fatti di attualità, professioni,… e chi più ne ha, più ne metta!
Un consiglio importante, da appuntare sul post-it che hai lì vicino:
non abusare degli hashtag! Troppi hashtag in un tweet, infatti, generano confusione negli utenti, poiché non permettono di individuare l’argomento principe del tuo tweet.
Immagina di aver trovato un libro da catalogare: apparterrà a uno, due generi al massimo. Immagina ora se lo stesso libro si trovasse sotto ad altri 10 generi: potrebbe interessarti ugualmente, è vero, ma non corrisponderebbe a ciò che stai cercando.
Sei arrivato fin qui? Allora possiedi delle intenzioni serie. Sei quindi pronto per il prossimo step che tratterò la prossima settimana. Nel frattempo, che ne dici di descrivermi la tua esperienza?
Menzionami nel tuo tweet utilizzando @webchecomunica o @maragotti … ti aspetto!